Un vento di cambiamento soffia sull’economia globale, e Malta si trova a navigare tra opportunità e incertezze. Negli ultimi mesi, la disinflazione ha dato sollievo a molte economie, e il nostro Paese non è stato da meno. Tuttavia, il quadro economico presenta ancora sfide che richiedono attenzione immediata e strategie a lungo termine.
La BCE riduce la pressione, ma il cammino è ancora incerto
Solo un anno fa, le economie avanzate affrontavano tassi d’interesse record e un’inflazione ostinata. Oggi, lo scenario è mutato: l’inflazione annuale nell’area euro è scesa al 2% in ottobre, rispetto al 2,9% di fine 2023. Anche le misure di inflazione core sono in calo. In risposta, la Banca Centrale Europea ha ridotto il tasso sui depositi al 3,25%, con ulteriori riduzioni previste nei prossimi mesi.
Tuttavia, il rallentamento della ripresa economica e le crescenti tensioni commerciali tra blocchi geopolitici rischiano di frenare economie aperte come quella europea. L’inasprimento dei dazi, soprattutto dopo le elezioni presidenziali statunitensi, potrebbe penalizzare il commercio internazionale e impattare negativamente sulla domanda esterna.
Il vantaggio di Malta: un’inflazione sotto controllo
A Malta, l’inflazione è passata dal 4% dello scorso anno al 2,4% in ottobre, avvicinandosi alla media storica. Nonostante una crescita economica più moderata nei primi sei mesi del 2024, il risultato ha superato le aspettative. Questo grazie a una combinazione di fattori: il deficit fiscale in diminuzione, la stabilità dei tassi di prestito e la spinta della domanda interna. Misure recenti, come le agevolazioni fiscali e l’aumento dei benefici sociali, hanno rafforzato il reddito disponibile delle famiglie.
Alexander Demarco, Governatore ad interim della Banca Centrale di Malta, avverte però che “la prospettiva di inflazione rimane sensibile a fattori come i prezzi delle materie prime, la produttività e la capacità delle imprese di assorbire futuri aumenti salariali attraverso i margini di profitto
.” Inoltre, le tensioni geopolitiche e il protezionismo commerciale potrebbero causare nuove interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali, aumentando i costi di importazione per un’economia piccola e aperta come quella maltese.
Il prezzo della sostenibilità: costi oggi, benefici domani
La transizione verso un’economia a zero emissioni è una sfida che Malta non può ignorare. Anche se i costi iniziali potrebbero essere elevati, la riduzione della dipendenza dalle importazioni energetiche e dalla volatilità dei prezzi dell’energia rappresenta un vantaggio a lungo termine. “La transizione verde offre benefici non solo ambientali, ma anche economici
,” sottolinea l’analisi preliminare della Banca Centrale.
Stabilità finanziaria e sfide immobiliari
Il sistema bancario maltese continua a mantenere solidi livelli di capitale e liquidità. Tuttavia, la concentrazione del credito nel settore immobiliare alimenta preoccupazioni. I prezzi delle proprietà, sostenuti dalla forte domanda turistica e occupazionale, sono aumentati di circa il 7% nel corso dell’anno. “La politica macroprudenziale è essenziale per garantire la resilienza del sistema finanziario, specialmente in un contesto di trasmissione debole della politica monetaria
,” osserva Demarco.
Un mercato dei capitali più dinamico
Il mercato dei capitali maltese ha il potenziale per giocare un ruolo più significativo nell’economia locale. Introdurre requisiti come i rating obbligatori per le emissioni di debito privato e fondi di riserva per le aziende potrebbe rafforzare la fiducia degli investitori e migliorare la trasparenza. “Garantire un campo di gioco equo nei mercati finanziari è fondamentale per attirare investimenti e sostenere la crescita economica,” afferma il Governatore ad interim.
Malta tra cautela e ottimismo
Nonostante il miglioramento delle prospettive economiche, il Paese non può permettersi di abbassare la guardia. “Il rischio di frammentazione commerciale internazionale e l’eccessiva dipendenza dal settore immobiliare locale evidenziano la necessità di un attento monitoraggio
,” avverte Demarco. È fondamentale che politica fiscale, innovazione e produttività rimangano al centro delle priorità per garantire una crescita sostenibile e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Foto: Matthew Mirabelli