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bce sorprende i mercati: taglio dei tassi e nuove prospettive per l’economia

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L’Europa volta pagina sulla politica monetaria: la Banca Centrale Europea ha deciso di abbassare i tassi d’interesse, una mossa che potrebbe dare una boccata d’ossigeno a famiglie e imprese. Il 30 gennaio, il Consiglio Direttivo della BCE ha sorpreso i mercati con un taglio di 25 punti base sui tre tassi chiave. A partire dal 5 febbraio, il tasso sui depositi scenderà al 2,75%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali (MRO) al 2,90% e il tasso di prestito marginale al 3,15%.

Questa decisione, attesa da molti, è frutto di un’attenta valutazione dell’andamento dell’inflazione e della forza della trasmissione della politica monetaria. L’obiettivo? Garantire che l’inflazione torni in modo stabile al 2% nel medio termine, senza soffocare la crescita economica.

L’inflazione sotto controllo, ma restano incognite

La BCE è fiduciosa: il processo di disinflazione è in pieno svolgimento e segue le previsioni del suo staff. Se tutto procede come previsto, l’inflazione potrebbe stabilizzarsi attorno al 2% entro la fine dell’anno. Tuttavia, non è ancora il momento di abbassare la guardia.

L’inflazione interna resta elevata, spinta dai ritardi con cui salari e prezzi in alcuni settori si stanno adeguando ai picchi precedenti. Tuttavia, la crescita salariale sta rallentando come previsto, mentre le imprese stanno assorbendo parte degli aumenti, impedendo che questi si riflettano interamente sui prezzi.

Il taglio dei tassi dovrebbe rendere più conveniente ottenere nuovi prestiti, ma le condizioni finanziarie rimangono ancora restrittive. Il motivo? Le precedenti strette monetarie stanno continuando a farsi sentire, e molti prestiti in scadenza vengono rinegoziati a tassi ancora elevati.

BCE prudente: nessun impegno su future mosse

Nonostante questo primo segnale di apertura, la BCE non vuole sbilanciarsi su eventuali tagli futuri. Il messaggio del Consiglio Direttivo è chiaro: ogni decisione sarà presa in base ai dati economici e finanziari più aggiornati, seguendo un approccio graduale e basato sui fatti.

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Inoltre, la BCE sta proseguendo il suo percorso di normalizzazione del bilancio: i programmi di acquisto di titoli stanno diminuendo in modo prevedibile, e il 18 dicembre 2024 le banche hanno rimborsato le ultime somme prese in prestito attraverso le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine.

Per mantenere la stabilità dei mercati finanziari, la BCE ha confermato che il Transmission Protection Instrument  (TPI) resta uno strumento disponibile per contrastare eventuali turbolenze di mercato che potrebbero compromettere la trasmissione della politica monetaria nei diversi paesi dell’Eurozona.

Le mosse della BCE sui mercati

Il 27 gennaio, la BCE ha lanciato una nuova operazione di rifinanziamento settimanale (MRO) che ha visto un boom di richieste: le banche hanno presentato offerte per un totale di 11,85 miliardi di euro, con un incremento di 2,76 miliardi rispetto alla settimana precedente. L’intero importo è stato assegnato a un tasso fisso del 3,15%.

Nello stesso giorno, la BCE ha effettuato un’operazione di rifinanziamento a tre mesi con un’assegnazione totale di 3,77 miliardi di euro. Il 29 gennaio, invece, si è svolta un’operazione di finanziamento in dollari USA, condotta in collaborazione con la Federal Reserve americana, per un valore di 73,5 milioni di dollari con un tasso fisso del 4,58%.

Il mercato dei titoli di Stato a Malta

Anche sul fronte maltese non mancano le novità. Il Tesoro ha emesso titoli di Stato a breve termine per un valore complessivo di 50,22 milioni di euro, suddivisi in titoli a 90 e 182 giorni. I rendimenti sono in leggera discesa: per i titoli a 90 giorni si attestano al 2,875%, con un calo di 1,10 punti base rispetto alla settimana precedente, mentre per quelli a 182 giorni sono scesi al 2,595%, con una riduzione di 1,20 punti base.

Oggi, 4 febbraio, il Tesoro ha aperto le offerte per nuovi titoli con scadenze a 91 e 182 giorni, rispettivamente per l’8 maggio e il 7 agosto.

Il rapporto è stato redatto dall’Ufficio Operazioni Monetarie e Gestione delle Garanzie della Banca Centrale di Malta.

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Foto: Kirill Kudryavtsev/AFP

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