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BCE e BoE confermano l’aumento dei tassi di interesse

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Oggi, giovedì 2 febbraio, le due banche centrali del continente europeo, la Banca Centrale Europea per i Paesi dell’Unione e la Bank of England per il Regno Unito, hanno comunicato la decisione dei rispettivi board riguardo il rialzo dei tassi di interesse sul capitale.

Continua la serie di interventi al rialzo delle banche centrali, le quali hanno intrapreso in primavera un percorso di normalizzazione dell’inflazione tramite l’applicazione una politica monetaria restrittiva, volta a limitare l’immissione di nuovo capitale nel sistema economico.

Ieri la Federal Reserve (FED) ha alzato i tassi di 0,25 punti base, portandoli a 4,75%. La FED è stata la prima banca centrale tra quelle delle grandi economie mondiali ad avviare il processo di rialzo dei tassi e l’economia americana è quella che per prima ha visto l’inflazione stabilizzarsi e poi invertire il trend. Con l’inversione del trendinflazionario rialzista, i membri del board della FED hanno deciso di cominciare a rallentare il rialzo dei tassi, da qui i 0,25 punti base (i rialzi precedenti variavano da 0,5 a 1).

Alle 13:00 (GMT+1) la Bank of England (BoE) ha annunciato un rialzo di 0,5 punti base, portando il tasso totale al 4% e confermando ciò che si sapeva già da settimane. Un rialzo di 0,5 punti era atteso dagli investitori e prezzato dal mercato, il quale ha reagito negativamente con il pound che ha perso circa lo 0,8% al momento, dopo il rally scatenanto dall’annuncio della BoE.

Calendario economico da Trandig Economics

I membri del board della Bank of England hanno anche votato in merito al successivo rate hike (rialzo), esprimendo 7 pareri a favore di un ulteriore aumento e 2 contrari.

Alle 14:15 la Banca Centrale Europea ha seguito l’annuncio dei colleghi britannici con un aumento pari a 0,5 punti base, portando il tasso totale al 3% . L’euro ha reagito leggermente meglio del pound, perdendo uno 0,6% al momento della scrittura.

Calendario economico da Trandig Economics

L’inflazione ha cominciato a stabilizzarsi e a scendere anche in Europa. Gli ultimi dati disponibili sul CPI europeo sono stati rilasciati ieri, 1 febbraio, dall’Istat: l’inflazione italiana (dato preliminare) a gennaio sale di uno 0,2% contro lo 0,5% atteso su base mensile, attestandosi al 10,1% annuale contro il 10,4% atteso.

Calendario economico da Trandig Economics

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