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amministrazione pubblica sotto esame: 350 casi e il bilancio dell’ombudsman

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L’Amministrazione Pubblica è pronta a svelare il suo nuovo rapporto sulla governance e sui casi segnalati dall’Ombudsman parlamentare. Un documento che racconta un anno intero di sfide, risoluzioni e battaglie burocratiche per garantire maggiore trasparenza, equità e rapidità nei processi amministrativi.

Nel 2023, l’Ombudsman ha inoltrato ben 350 nuovi casi all’attenzione dell’Amministrazione Pubblica. Un numero che dimostra quanto i cittadini abbiano bisogno di un sistema efficace per far sentire la propria voce. Dei casi segnalati, 292 sono già stati chiusi, pari all’83,5%, mentre 46 (13,1%) rimangono ancora in sospeso. L’obiettivo? Dare risposte tempestive, applicare le raccomandazioni dell’Ombudsman e migliorare costantemente la qualità del servizio offerto ai cittadini.

Ma come si presenta la situazione nel dettaglio? Un diagramma mostra lo stato aggiornato delle segnalazioni fino al 31 ottobre 2024, offrendo uno sguardo chiaro su ciò che è stato fatto e su ciò che resta da affrontare. E per chi desidera approfondire, il rapporto completo sarà presto disponibile online sul sito publicservice.gov.mt.

Nel frattempo, un evento organizzato dall’Ufficio del Principal Permanent Secretary e intitolato “Insaħħu l-ħidma ta’ bejnietna”  ha riunito figure chiave come il Difensore civico parlamentare, il Revisore generale e i Segretari permanenti. L’incontro ha sottolineato l’importanza di una stretta collaborazione tra l’Amministrazione Pubblica e gli organi di vigilanza, per assicurare una governance sempre più solida e responsabile.

Questa sinergia tra Amministrazione Pubblica, Ombudsman e Revisore generale si traduce in un flusso costante di competenze, idee e risorse condivise. È un gioco di squadra che punta a rafforzare i controlli, risolvere problematiche con soluzioni concrete e migliorare l’efficienza del settore pubblico. Perché alla base di tutto c’è un obiettivo comune: garantire ai cittadini servizi migliori e una macchina amministrativa che funzioni senza intoppi.

Dietro la pubblicazione di questo rapporto c’è un lavoro meticoloso e continuo. Ogni ministero ha un funzionario di collegamento che si occupa di gestire i rapporti tra l’Ufficio dell’Ombudsman e l’ente responsabile del caso. A coordinare tutto è la Governance Action Directorate, un team ristretto ma altamente specializzato sotto la guida dell’Ufficio del Principal Permanent Secretary. Questa squadra non si limita a raccogliere informazioni: fornisce formazione, suggerisce strategie per superare gli ostacoli burocratici e assicura che ogni caso venga gestito nel rispetto delle migliori pratiche.

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Quest’anno, il sistema di gestione delle segnalazioni ha fatto un salto di qualità grazie a una piattaforma digitale dedicata, che consente di monitorare ogni caso in tempo reale. Un archivio centrale raccoglie tutta la documentazione, mentre un registro delle attività garantisce massima trasparenza e tracciabilità delle operazioni.

Ma il vero cuore di questo processo di governance si divide in due funzioni principali: da un lato, un meccanismo per migliorare costantemente le procedure amministrative; dall’altro, uno strumento di responsabilità che obbliga ogni ente a rispondere in modo chiaro e tempestivo. La semplificazione dei processi è essenziale, ma deve sempre rispettare un equilibrio tra le aspettative dei cittadini e la necessità di garantire equità e correttezza amministrativa. Per questo motivo, la Governance Action Directorate ha avviato un fitto dialogo con ministeri ed enti, raccogliendo feedback e implementando soluzioni mirate per ottimizzare il sistema.

I risultati parlano da soli. Il successo di quest’anno è il frutto di un lavoro incessante da parte di centinaia di dipendenti pubblici, guidati dai rispettivi Segretari permanenti. Un risultato che non sarebbe stato possibile senza il supporto e la collaborazione continua tra ministeri, enti, l’Ufficio dell’Ombudsman e la Governance Action Directorate. La determinazione con cui si stanno affrontando queste sfide dimostra una crescente consapevolezza: l’Amministrazione Pubblica deve evolversi costantemente per rispondere in modo efficace alle esigenze di una società in continuo cambiamento.

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