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Malta

Pena sospesa per l’uomo che ha schiaffeggiato la sua ex davanti al padre

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Il tribunale di La Valletta. Foto: Matthew Mirabelli

Un uomo che ha schiaffeggiato la sua ex fidanzata davanti ai genitori di lei è stato condannato a una pena detentiva sospesa dopo essere stato riconosciuto colpevole di violenza domestica.

Sven Bonnici, 23 anni, ha aggredito la donna il 12 marzo 2022 a Żejtun, secondo quanto ha appreso il tribunale.

Quella mattina, la vittima e suo padre scoprirono che qualcuno aveva rotto la finestra della sua camera da letto.

Mentre si trovavano all’esterno dell’abitazione, Bonnici ha imboccato la strada, è sceso dall’auto e si è avvicinato frettolosamente alla donna, schiaffeggiandola. Il padre ha cercato di proteggere la figlia e ha iniziato a colpire l’accusato con le scarpe antinfortunistiche che indossava.

In seguito è emerso che la vittima aveva detto a Bonnici, con cui aveva trascorso sei anni prima di lasciarsi, che stava uscendo con le sue colleghe di lavoro, ma lui l’aveva vista in compagnia di tre uomini.

Il magistrato Rachel Montebello ha stabilito che, sebbene Bonnici abbia negato di aver colpito la sua ex fidanzata, la corte era più incline a credere alle versioni coerenti della vittima e di suo padre. Il giudice ha respinto la teoria avanzata dalla difesa secondo la quale potrebbe essere stato il padre della vittima a colpire la figlia per sbaglio.

La corte ha notato che Bonnici non ha mostrato alcun rimorso per le sue azioni e che, nonostante la relativa giovane età, aveva già tre condanne sulla sua fedina penale, tra cui danneggiamento volontario, subordinazione e possesso di droga. Il magistrato ha osservato che, sebbene le punizioni fossero lavori socialmente utili, l’imputato non ha colto l’opportunità di ravvedersi e di evitare comportamenti aggressivi e violenti.

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Il tribunale ha quindi imposto a Bonnici una pena detentiva di quattro mesi, con sospensione condizionale di due anni, e gli ha ordinato di non parlare con la sua ex compagna per un anno, a fronte di una multa di 2.300 euro in caso di inadempienza.

L’ispettore di polizia Audrey Micallef ha svolto l’azione penale. Gli avvocati Franco Debono, Marion Camilleri e Francesca Zarb erano i difensori.