Per le forze ucraine inizia ad essere sempre più difficile difendere la città di Bakhmut, nell’est dell’Ucraina. Le forze russe, infatti, hanno messo sotto assedio la zona, causando circa cinquecento soldati morti e feriti ogni giorno. Mentre si cerca in tutti i modi di evacuare la zona e portare in salvo i bambini, sulla città si abbatte un’ulteriore minaccia: la superbomba russa
. Quest’arma, il cui nome è UPAB-15000B, una potente bomba dal peso di una tonnellata e mezzo, che, con 1010 chili di esplosivo ad alto potenziale, può raggiungere obiettivi fino a 40 km.
La bomba, che secondo l’esercito ucraino è stata utilizzata nella regione di Chernihiv per la prima volta, è un messaggio del presidente russo Putin
che arriva forte e chiaro: la Russia non si fermerà e tenterà in tutti i modi di raggiungere i suoi obiettivi.
I soldati ucraini stanno combattendo con le unghie e con i denti per non lasciare questo vantaggio a Mosca. Lo stesso Zelensky l’ha definita una “delle battaglie più dura, dolorosa e difficile”. Però le fonti ucraine ribadiscono che la difesa resiste
e non è previsto alcun ritiro.
Lo stesso messaggio arriva forte e chiaro dal fronte russo. Per i mercenari di Wagner
ritirarsi non è un’opzione, poiché “l’intero fronte crollerebbe”, come ha dichiarato Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo.
Ma mentre queste notizie ci fanno preoccupare, il capo dell’intelligence militare di Kiev, Kyrylo Budanov invia un messaggio rassicurante. Stando a quanto accaduto fin ora, si stima che la Russia non sarà in grado di sostenere economicamente la guerra ancora per molto. L’economia russa è anche piegata dalle continue, e sempre più aspre, sanzioni europee
.
“Mosca ha sprecato enormi quantità di risorse umane, armamenti e materiali, e la sua economia e la sua produzione non sono in grado di coprire queste perdite” ha dichiarato Budanov. “Se l’esercito russo fallirà nei suoi obiettivi questa primavera, esaurirà i suoi strumenti di guerra” ha continuato.
La notizia, divulgata dalla Cnn
, che due piloti ucraini sono giunti a Tucson, in Arizona, per familiarizzare con i caccia F-16 ci mostra anche il continuo supporto delle potenze occidentali e ci fa sperare.