La Romania e la Bulgaria entrano nella storia dell’Europa! Dopo anni di attese e battaglie politiche, i due paesi hanno finalmente ottenuto l’ingresso completo nella zona Schengen senza confini, un traguardo che diventerà realtà dal 1° gennaio 2025. È una vittoria storica per Bucarest e Sofia, che attendono questo momento dal lontano 2010.
“È un momento storico poter finalmente accogliere Romania e Bulgaria”
, ha proclamato con entusiasmo Sandor Pinter, Ministro dell’Interno ungherese e rappresentante della presidenza di turno dell’Unione Europea. Un’affermazione che riflette la gioia di due nazioni che, dopo sedici anni dall’ingresso nell’UE, vedono finalmente aprirsi le porte di uno dei più importanti spazi di cooperazione e libertà del continente.
Sebbene già integrate parzialmente nella zona di libera circolazione dal marzo scorso, con l’eliminazione dei controlli per viaggi aerei e marittimi, i due paesi si sono visti frenati a lungo da un veto inaspettato: quello dell’Austria. Le preoccupazioni di Vienna sul numero crescente di migranti irregolari hanno bloccato ogni progresso, mantenendo attivi i controlli sui confini terrestri.
Tuttavia, lunedì scorso, un annuncio a sorpresa dell’Austria ha cambiato tutto. Dopo anni di opposizione, il governo austriaco ha deciso di non esercitare il proprio veto durante l’ultima riunione dei ministri dell’UE. Questo dietrofront è stato possibile grazie a un accordo firmato a Budapest che prevede “il dispiegamento congiunto di guardie di frontiera al confine bulgaro-turco e controlli temporanei sui percorsi terrestri per sei mesi”
, ha spiegato il Ministro dell’Interno austriaco Gerhard Karner.
L’accordo rappresenta un compromesso storico: da un lato risponde alle esigenze di sicurezza dell’Austria, dall’altro consente alla Romania e alla Bulgaria di entrare nel più grande spazio al mondo senza controlli interni alle frontiere. Schengen, che oggi conta 29 membri, tra cui paesi non UE come Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein, permette a oltre 400 milioni di persone di viaggiare liberamente senza passaporti o controlli doganali.
Bucarest e Sofia possono finalmente celebrare un traguardo tanto atteso quanto meritato, dimostrando che la determinazione e la collaborazione tra Stati membri possono superare anche gli ostacoli più duri.
Foto: AFP