L’anno scorso, quasi la metà dei cittadini di paesi terzi ha dichiarato di sentirsi troppo qualificata per il proprio lavoro a Malta.
Quasi la metà dei lavoratori non-UE a Malta nel 2023 era costretta a fare lavori per cui erano decisamente troppo qualificati, rivela un nuovo studio di Eurostat. Questo dato scioccante segna un aumento dal 18,2% nel 2016 al 48,7% l’anno scorso, un balzo incredibile di 30,5 punti percentuali in soli sette anni.
Mentre la media europea diminuiva dal 45,2% al 39,4%, Malta vedeva un’esplosione nel numero di lavoratori non-UE relegati a mansioni inferiori alle loro qualifiche. “Mentre l’Europa migliora, Malta peggiora”
sembra essere il triste riassunto della situazione.
I dati, pubblicati venerdì, seguono una serie di rivelazioni del Times of Malta su centinaia di domande di permesso di lavoro rifiutate a cittadini di paesi terzi. Fonti governative confermano che Identità ha rifiutato recentemente molti richiedenti non-UE come parte di una stretta su datori di lavoro considerati “abusivi”. Venerdì, il governo ha inoltre confermato che le nuove domande di permessi di lavoro per autisti di taxi e corrieri alimentari venivano respinte perché il mercato era saturo.
Solo il 12,6% dei maltesi ha dichiarato di sentirsi sovraqualificato per il proprio lavoro, e ancora meno lavoratori europei (11,8%) condividono questa sensazione. Questi dati sono ben al di sotto della media UE, rispettivamente del 20,8% e del 31,3%.
Nel 2023, la Grecia ha registrato il tasso più alto di cittadini non-UE sovraqualificati con un incredibile 69,6%, seguita dall’Italia con il 64,1% e dalla Spagna con il 56%. Tra i lavoratori provenienti da altri paesi UE, l’Italia guida con il 45,1%, seguita da Cipro (43,1%) e Spagna (42,3%).
Il Lussemburgo, invece, vanta i tassi più bassi di cittadini sovraqualificati (4,3%) e lavoratori UE sovraqualificati (5,6%). Il paese ha costantemente mostrato le cifre più basse per i lavoratori non-UE, anche se i dati per il 2023 non sono disponibili.
Le donne non-UE sono le più colpite a Malta: quasi la metà di loro (42,9%) nel 2023 si sentiva sovraqualificata per il proprio ruolo, contro il 36,2% degli uomini. Ancora una volta, le cifre maltesi superano la media UE. A Malta, il 56,9% delle lavoratrici non-UE e il 42% dei lavoratori maschi non-UE sono sovraqualificati.
I dati di Eurostat mostrano anche che i giovani non-UE (20-34) a Malta soffrono di più, con il 50,5% che si sente sovraqualificato. Anche tra i lavoratori non-UE più anziani (35-64), il 46,9% si sente sovraqualificato per il proprio lavoro.
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